- Perché Koopmeiners non gioca più nella Juventus e con l’Olanda?
- Che ruolo ha con Koeman?
- Cosa aspettarsi da lui in questa stagione?
- È davvero in crisi?
Teun Koopmeiners, dalla top 10 degli acquisti Juve al ruolo di riserva: cosa sta succedendo?
Il momento che sta attraversando Teun Koopmeiners è tutt’altro che semplice. Il centrocampista olandese, acquistato dalla Juventus per oltre 58 milioni di euro, vive un inizio di stagione complicato sia in bianconero che con la nazionale olandese. Un anno fa era al centro dell’attenzione del calciomercato, oggi si trova a dover rincorrere minuti e fiducia.
Un trasferimento da record e grandi aspettative
L’estate scorsa, dopo una lunga trattativa con l’Atalanta, Koopmeiners approdava a Torino, entrando nella lista degli acquisti più costosi nella storia della Juventus. L’attesa era altissima: reduce da una stagione esaltante con 15 gol in 51 presenze e la conquista dell’Europa League, il classe 1998 sembrava pronto per il salto di qualità definitivo.
Il suo arrivo era visto come la chiave per rafforzare il centrocampo bianconero con fisicità, tecnica e visione di gioco. Tuttavia, le cose non sono andate secondo i piani.
Panchina alla Juventus e panchina in nazionale: un doppio ko
Non solo la Juventus. Anche in Olanda, le cose per Koopmeiners sembrano essersi complicate. Convocato dal commissario tecnico Ronald Koeman per le gare di qualificazione ai Mondiali 2026, è stato escluso dai 23 convocati per la partita contro la Polonia, finendo in tribuna insieme a Steijn.
Una decisione che ha sorpreso molti e che alimenta ulteriori dubbi sul momento di forma e sull’inserimento tattico del giocatore.
Difficoltà di adattamento e problemi fisici
L’impatto di Koopmeiners con la nuova realtà juventina non è stato immediato. Prima le difficoltà di adattamento al sistema di gioco di Thiago Motta, poi una serie di problemi fisici che ne hanno limitato la continuità nella seconda parte della stagione scorsa.
Nemmeno l’arrivo di Igor Tudor, con il ritorno al 3-4-2-1 “in stile Atalanta”, è riuscito a restituirgli lo spazio sperato. Il cambio modulo sembrava potergli dare nuova linfa, ma così non è stato.
Il gol al Manchester City e poco altro
Il suo ultimo momento di gloria in maglia bianconera risale al gol segnato contro il Manchester City nel Mondiale per Club. Una rete che aveva illuso, arrivata prima di una pesante sconfitta per la Juventus.
Da allora, per Koopmeiners è iniziato un periodo in cui il suo utilizzo si è drasticamente ridotto. In questo inizio di stagione, il tecnico croato Tudor sembra puntare su altri profili per la trequarti.
Concorrenza alta e ruolo da riserva: cosa resta a Koopmeiners?
Nella posizione a lui più congeniale, quella di trequartista, Koopmeiners è oggi chiuso da giocatori più creativi come Kenan Yildiz, Francisco Conceiçao e il nuovo arrivato Edon Zhegrova. Per questo, la sua fisicità viene oggi vista come più utile nel cuore del centrocampo, dove però la concorrenza con Locatelli e Khéphren Thuram è agguerrita.
Le alternative nel ruolo sono poche — Miretti e McKennie, più un jolly che un titolare — ma Koopmeiners resta comunque una riserva di lusso. Nelle prime due giornate di campionato, ha raccolto solo mezz’ora in campo, sempre da subentrato. Poco per un giocatore costato quasi 60 milioni.
Una stagione da riscatto: le occasioni arriveranno?
La stagione è appena iniziata e la Juventus ha davanti a sé un calendario fitto, con almeno altre 45 partite tra campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa. Le occasioni per Koopmeiners non mancheranno, ma dovrà farsi trovare pronto.
Gli infortuni sembrano ormai superati e la condizione fisica è in crescita, ma ciò che potrebbe fare davvero la differenza sarà l’atteggiamento mentale. Il centrocampista olandese sa bene che questa potrebbe essere la stagione decisiva per rilanciarsi, riconquistare i tifosi bianconeri e ritrovare la fiducia del ct Koeman.