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Formula 1: la Ferrari riparte dal GP d’Olanda a Zandvoort dopo la pausa estiva

| 28 Agosto 2025

La Ferrari torna in pista nel GP d’Olanda 2025 a Zandvoort, con nuove strategie e un assetto mirato. Obiettivo: massimizzare il risultato in qualifica.

fred vasseur ferrari f1

  • Cosa attende la Ferrari nel GP d’Olanda 2025?
  • Quali insidie presenta Zandvoort?
  • Quanto conteranno le qualifiche nella corsa alla vittoria?

La Formula 1 torna in pista: Ferrari pronta alla sfida nel Gran Premio d’Olanda 2025

Dopo la pausa estiva, il Mondiale di Formula 1 riprende il suo cammino e lo fa su uno dei circuiti più affascinanti e tecnici del calendario: Zandvoort, sede del Gran Premio d’Olanda. La Scuderia Ferrari, reduce da una gara complicata in Ungheria, punta a confermare i segnali positivi emersi nelle ultime uscite, cercando un risultato competitivo già dalle qualifiche.

“Torniamo in pista dopo la pausa estiva, che ha permesso alla squadra e ai piloti di ricaricare le batterie, pronti ad affrontare una fase finale di stagione molto intensa”, ha dichiarato il team principal Frederic Vasseur.

“In Olanda vogliamo mantenere il trend positivo costruito nelle ultime gare, nelle quali abbiamo compiuto dei progressi in termini di competitività“.

Obiettivo Zandvoort: qualifiche decisive e strategia chiara

Il piano del team di Maranello è preciso. La priorità sarà ottenere una buona posizione in qualifica, elemento cruciale su un tracciato come quello olandese, dove le opportunità di sorpasso sono molto limitate. “Charles e Carlos sono pronti – ha aggiunto Vasseur – e tutta la squadra è focalizzata sull’ottenere il massimo sin dal sabato. Le qualifiche a Zandvoort sono determinanti, vista la difficoltà di sorpassare durante la gara”.

Il Circuito di Zandvoort: caratteristiche tecniche e insidie del tracciato

Con una lunghezza di 4.259 metri da percorrere per 72 giri, il circuito di Zandvoort è uno dei più impegnativi del calendario. Situato sulla costa del Mare del Nord, è caratterizzato da condizioni variabili dovute alla vicinanza alla sabbia e all’influenza costante del vento, che può ridurre l’aderenza depositando polvere sull’asfalto.

Le curve iconiche: Tarzanbocht, Hugenholtzbocht e Luyendykbocht

Tra i tratti più iconici del tracciato figurano tre curve che rappresentano una vera sfida per i piloti:

  • Tarzanbocht (Curva 1): un tornante secco a destra in fondo al rettilineo principale, è uno dei pochi punti reali di sorpasso grazie al DRS.
  • Hugenholtzbocht (Curva 3): curva sopraelevata con inclinazione di 19°, permette velocità elevate e richiede precisione assoluta.
  • Arie Luyendykbocht (Curva 14): un altro tratto sopraelevato, con pendenza di 18°, fondamentale per preparare l’attacco sul rettilineo principale.

Assetto e strategia: carico aerodinamico e gestione gomme

Zandvoort richiede un carico aerodinamico medio-alto e una gestione accurata degli pneumatici, stressati da un asfalto abrasivo e da un tracciato stretto e tortuoso. La strategia di gara ruoterà anche attorno all’uso delle due zone DRS:

  • La prima sul rettilineo principale, attivabile già dall’uscita dell’ultima curva.
  • La seconda tra le curve 10 e 11, utile per tentare un sorpasso ma comunque limitata dall’ampiezza ridotta della pista.

Ferrari a caccia di conferme nel GP d’Olanda

Dopo una prima parte di stagione altalenante, la Ferrari vuole rilanciarsi in classifica approfittando dei progressi tecnici ottenuti prima della pausa estiva. L’obiettivo è quello di lottare stabilmente per le prime posizioni e sfruttare al massimo le potenzialità della SF-25, in attesa delle ultime gare di un campionato ancora aperto.